Chi siamo.



Un teatro di parola, con il compito di aprire nuovi scenari e squadernare verità inattese.
Teatri d’Imbarco nasce nel 2002 a Firenze come un nucleo di attori e organizzatori riuniti attorno a Nicola Zavagli, regista e drammaturgo, e a Beatrice Visibelli, attrice. Fin dalla sua fondazione, la compagnia mette al centro della propria stratificata attività un teatro di parola, attribuendo a essa non soltanto centralità scenica ma soprattutto politica, così da affidarle il compito di aprire nuovi scenari e squadernare verità inattese. La parola di Teatri d’Imbarco sa tramutarsi in riso gioioso, in malinconico sorriso, in pianto sommesso: è un parola leggera, e ciò nonostante in grado di incidere sulla realtà.
Le drammaturgie di Nicola Zavagli, caratterizzate da una profonda indagine storica e da un’attenta riflessione civile, hanno affrontato pagine buie della nostra storia così come molte problematiche della società contemporanea, spesso mettendo al centro del proprio sguardo la famiglia. Alla famiglia — qualunque sia la definizione o il modello che di essa ciascuno prova a costruire nella quotidianità — Teatri d’Imbarco guarda infatti come nucleo germinativo di passioni e paure, di desideri e sogni, come spazio fondante i legami umani. E anche il processo creativo e produttivo al quale ci atteniamo cerca di conservare di una famiglia il caos, la tensione, l’amore.
Riconosciuta dal MiBAC tra le imprese di produzione di teatro d’innovazione, Teatri d’Imbarco si dedica alla produzione e alla distribuzione delle proprie creazioni, a progetti di formazione e di inclusione sociale, alla cura di una relazione che dal territorio di riferimento — la periferia nord-ovest di Firenze — dilaga verso la città e l’intera nazione, toccando infine — grazie alla partecipazione ai progetti Erasmus+ — altri paesi europei. Al Teatro delle Spiagge, residenza artistica sostenuta dalla Regione Toscana e sede della compagnia dal 2011, Teatri d’Imbarco cura una stagione di teatro che affianca ospitalità e produzioni proprie, oltre a offrire residenza e tutoraggio ad artisti ospiti e corsi di teatro per adulti, ragazzi e bambini.

All’attività di sceneggiatore affianca sempre quella di regista teatrale; di particolare interesse è il lavoro registico sulla nuova drammaturgia inglese, di cui mette in scena testi quali Europa di David Greig, Rum e vodka di Conor McPherson e Mojo di Jez Butterworth, prodotti da Intercity Festival di Barbara Nativi e per la rassegna romana “Nuove frontiere del teatro inglese” curata da Rodolfo di Giammarco. È fondatore della compagnia Teatro Arké con Chiti e poi Teatri d’Imbarco con Beatrice Visibelli; dal 2010 è direttore artistico del Teatro delle Spiagge di Firenze. Nei primi lavori come drammaturgo sperimenta una lingua tra torsioni espressive e ritmiche filmiche (Sotto spirito per il Teatro Stabile di Trieste e Ballata clandestina al Festival Montevecchio di Cagliari); poi avvia una ricerca sulle biografie di alcuni musicisti, saggiando nuove possibilità tra partitura musicale e teatro da camera. Da qui nasce la Trilogia dei musicisti, un trittico composto da Una stagione in fuga, Peppino! e Il poeta di Mozart, presentati al Radicondoli Festival di Nico Garrone.
Nell’intenso lavoro di sperimentazione e approfondimento da regista si intrecciano poi diverse linee di ricerca: l’indagine nella memoria storica del Novecento (Storie di Villa Triste, C’era la vita nel ghetto, Gli impuniti, Il paese nelle mani); l’analisi delle dinamiche familiari (L’armadio di famiglia, La cameriera di Puccini, Un matrimonio quasi felice, Indagine d’amore); la drammaturgia dello sport (la trilogia di Volate verso i mondiali, La leggenda del pallavolista volante e Avventuroso viaggio a Olimpia con Andrea Zorzi,) e il graphic novel theater, in collaborazione con Lucca Comics & Games (Una ballata per Corto Maltese, Kobane Calling On Stage, Io sono Cinzia ovvero l’amore non si misura in centimetri). Le diverse esperienze lo portano a un personale percorso di scrittura per il teatro.
